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“Tra tradizione e innovazione. Dalle olive non solo olio.”



Città dell'Olio: Paceco (TP)

Istituto: I.C. Giovanni XXIII

Classi / Sezioni: 2A-2B-2C-2D-2E

Referente / Insegnante: Scopelliti Massimiliano

La mia Intervista

Titolo dell'Intervista:

“Tra tradizione e innovazione. Dalle olive non solo olio.”

Testo dell'intervista

Olio con sapiente arte spremuto
dal puro frutto degli annosi olivi
che cantan - pace! in lor linguaggio muto

Le tue rare virtù non furo ignote
alle mense d’Orazio e di Varrone
che non sdegnar cantarti in loro note.
(Gabriele D’Annunzio)

L’olio, le cui virtù sin dall’antichità sono state celebrate persino nei versi dei più grandi poeti, da sempre costituisce un elemento imprescindibile delle nostre tavole, e non solo.
Svariate, infatti, sono le proprietà e molteplici gli usi che se ne possono fare.
Ma ci siamo mai domandati come nasca l’olio? Lo abbiamo chiesto a chi l’olio lo produce davvero.
La signora Crimi gestisce a Paceco un oleificio che appartiene alla famiglia del marito da due generazioni e, attraverso un lavoro indefesso e appassionato, si propone di valorizzare il prodotto con estrema attenzione al territorio e al rispetto dell’ambiente.
Le abbiamo chiesto quali siano le modalità dell’estrazione dell’olio e la differenza tra le varie tipologie. Ci ha spiegato che l’olio extravergine (EVO) e l’olio d’oliva sono molto diversi in termini di proprietà organolettiche. Ciò che li rende così diversi è il metodo di produzione: l’olio extravergine d’oliva è un olio puro, ottenuto tramite la spremitura meccanica delle olive, raccolte a mano al momento della loro prima maturazione, mentre l’olio di oliva si ottiene per miscelazione di diversi oli (oli raffinati e oli di oliva vergini).
Inoltre, diverse possono essere le modalità di estrazione dell’olio. Si può optare, infatti, tra una spremitura a freddo o una spremitura a caldo. Ognuna di queste modalità ha vantaggi e svantaggi e la preferenza fra i due viene attuata in relazione ai risultati che si desidera raggiungere in termini di resa e di qualità dell’olio. Durante la spremitura a freddo l’olio si ottiene attraverso un metodo esclusivamente meccanico e con una temperatura mai superiore ai 27°C. Questo permette che la quantità di olio ricavata dalle olive non sia molto elevata, ma l’olio prodotto attraverso questa procedura conserva inalterate tutte le proprietà organolettiche e avrà una qualità molto pregiata.
Quello che ci è apparso superlativo è stato apprendere che gli scarti della produzione dell’olio vengono riutilizzati e quindi non inquinano il nostro amato ambiente! Il residuo della produzione, la sansa, una purea composta dai frammenti dei noccioli, bucce e residui di polpa delle olive, viene riusata con diverse finalità. Sebbene l’olio di sansa non abbia le caratteristiche nutritive dell’olio extravergine di oliva, viene utilizzato in cucina per la preparazione di alcuni alimenti e per friggere; l’olio di sansa è utilizzato nell’industria della cosmesi per la creazione di creme e trucchi; in campo energetico viene impiegato per la produzione di biomasse, e, infine, la sansa è un ottimo fertilizzante per le nostre terre.
Alla luce di quello che abbiamo scoperto attraverso questo viaggio nella produzione dell’olio, possiamo ben affermare che D’Annunzio non aveva tutti i torti a mettere in versi l’esclusività del prodotto le cui rare virtù non furo ignote.

Studenti delle Classi 2A-2B-2C-2D-2E
I.C. Giovanni XXIII – Paceco (TP)
Scuola Secondaria di Primo Grado

Video

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